Progetto Carcere
Il “PROGETTO CARCERE” è realizzato dal Momart con il sostegno dell'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Padova. Iniziato nel 2021 consiste in un LABORATORIO DI PITTURA e un LABORATORIO DI SCULTURA all'interno del reparto di massima sicurezza del carcere Due Palazzi di Padova , condotti da insegnanti appartenenti all'associazione in collaborazione con psicologi ed educatori della struttura penitenziaria.
L’esperienza ha dimostrato che il fare artistico libera il pensiero creativo, rendendo le persone migliori ed educandole a trovare una propria forma espressiva. Nell’ambito carcerario, in cui la quotidianità si fa più opprimente e l’individuo è portato a perdere progettualità, l'attività laboratoriale si è dimostrata un valido aiuto a sviluppare relazioni costruttive, spingendo i partecipanti a fare gruppo attorno ad un interesse comune. Il laboratorio è anche un momento di crescita culturale, stimolando l’interesse di alcuni allievi verso percorsi di studio e scolastici fino a quel momento abbandonati o addirittura sconosciuti.
Il laboratorio di pittura, tenuto da Alessandra Andreose e rivolto a otto detenuti, ha l'obiettivo di sperimentare la pittura come strumento per praticare una gestualità nuova, per prendere fiducia nelle proprie capacità pratiche, per aumentare le capacità di attenzione e di concentrazione, per recuperare un immagine positiva di sé.
Il corso di scultura, tenuto dagli insegnanti Claudia Chiggio e Roberto Tonon, coinvolge 5 detenuti e continua una realtà laboratoriale iniziata nel 2018 e denominata “ScolpiAmo”. Le sculture create all’interno del laboratorio sono testimonianza di un messaggio importante e costruttivo: la “buona attività” genera circoli virtuosi e chi lavora con impegno ha grandi gratificazioni. I risultati sono stati ampiamente al di sopra delle aspettative, tanto che due opere sono state richieste come oggetto di dono personale a Papa Francesco Bergoglio.
I lavori di pittura e di scultura sono stati esposti nello stand del Momart ad “Arte Padova” 2021 e in Piazza Capitaniato all'evento “MoMart 4 US”.
L’esperienza ha dimostrato che il fare artistico libera il pensiero creativo, rendendo le persone migliori ed educandole a trovare una propria forma espressiva. Nell’ambito carcerario, in cui la quotidianità si fa più opprimente e l’individuo è portato a perdere progettualità, l'attività laboratoriale si è dimostrata un valido aiuto a sviluppare relazioni costruttive, spingendo i partecipanti a fare gruppo attorno ad un interesse comune. Il laboratorio è anche un momento di crescita culturale, stimolando l’interesse di alcuni allievi verso percorsi di studio e scolastici fino a quel momento abbandonati o addirittura sconosciuti.
Il laboratorio di pittura, tenuto da Alessandra Andreose e rivolto a otto detenuti, ha l'obiettivo di sperimentare la pittura come strumento per praticare una gestualità nuova, per prendere fiducia nelle proprie capacità pratiche, per aumentare le capacità di attenzione e di concentrazione, per recuperare un immagine positiva di sé.
Il corso di scultura, tenuto dagli insegnanti Claudia Chiggio e Roberto Tonon, coinvolge 5 detenuti e continua una realtà laboratoriale iniziata nel 2018 e denominata “ScolpiAmo”. Le sculture create all’interno del laboratorio sono testimonianza di un messaggio importante e costruttivo: la “buona attività” genera circoli virtuosi e chi lavora con impegno ha grandi gratificazioni. I risultati sono stati ampiamente al di sopra delle aspettative, tanto che due opere sono state richieste come oggetto di dono personale a Papa Francesco Bergoglio.
I lavori di pittura e di scultura sono stati esposti nello stand del Momart ad “Arte Padova” 2021 e in Piazza Capitaniato all'evento “MoMart 4 US”.